LA DANZA DEL VENTRE DALLE ORIGINI AD OGGI IN PILLOLE
(PARTE 5)
LE FIGURE ESSENZIALI NELL'EVOLUZIONE DELLA DANZA DEL VENTRE: BADIA MASABNI E MAHMOUD REDA
BADIA MASABNI
Il primo personaggio che ha portato una vera rivoluzione della Danza Mediorientale facendole acquisire importanza ed innalzando il livello tecnico e scenico, fu Badia Masabni, considerata la “mamma” di questa Danza.
Badia Masabni, nacque a Damasco nel 1882. I suoi genitori erano siriani e libanesi, costretti a scappare dal Libano in seguito ad una violenza subita da sua sorella, si trasferirono in Argentina dove Badia ebbe l’opportunità di studiare le danze orientali da alcune suore Egiziane. Quando arrivò in Egitto, decise di aprire un night club sulla scia dei “Malha” (che fino ad allora avevano avuto una bassa reputazione).
Badia non era una grande ballerina, ma era una grande artista sotto tanti punti di vista, infatti aveva una visione della danza mediorientale molto aperta e desiderava che fosse apprezzata in tutto il Mondo.
Nel 1926 aprì il suo night club che chiamò “Casinò Badia” con l’obiettivo appunto di riqualificare la Danza Mediorientale, dandole un’accezione artistica e culturale di alto livello visto che fino ad allora era vista dell’aristocrazia egiziana solo come un’arte di strada del popolino.
Nel 1940 Badia aprì l’Opera House, chiamato anche “Casinò Opera” il quale per la prima volta creò un palco circolare che ospitava gli spettatori tutt’intorno.
Cominciò a chiamare a danzare nel suo locale delle intrattenitrici che provenivano dalla strada ed ingaggiò una Maestra russa di danza classica, che insegnò loro le linee, la postura e l’eleganza, dando per la prima volta alla danza mediorientale una pulizia del movimento.
Fino ad allora questa danza era improntata sull’improvvisazione e i suoi movimenti erano concentrati tra bacino e ventre.
Rivoluzionò davvero il modo di vedere questa danza perché portò in scena per la prima volta il concetto di danzatrice professionista e di coreografia che fino ad allora quasi non esisteva.
All’interno del suo locale le ballerine quando danzavano in gruppo erano vestite tutte uguali ed avevano movimenti puliti e coordinati; inoltre indossavano le scarpe, che definivano una diversità tra le danzatrici di strada che danzavano a piedi nudi, e quelle di “teatro” che non erano più viste solo come delle intrattenitrici, ma come delle vere e proprie professioniste.
Il Casinò Badia era strutturato con un’orchestra sviluppata sopra a delle gradinate, dalla quale entrava in scena la danzatrice e al di sotto delle gradinate c’era uno spazio scenico dove si sviluppava lo spettacolo.
Attorno a questo spazio c’erano i tavolini dove era seduto il pubblico a mangiare ed a bere.
Badia cominciò un lavoro importantissimo per questa danza perché davvero riuscì ad alzarne il livello artistico e a farla apprezzare anche dall’aristocrazia, che mentre prima la vedeva come una danza un po’ volgare ballata dal popolino, ne riconobbe il suo valore artistico.
MAHMOUD REDA
Un’altra figura importantissima, che contribuì ad alzare il livello della Danza Mediorientale in tutto il Mondo fu Mahmoud Reda, considerato il “papà” di questa Danza.
Mahmoud nacque al Cairo nel 1930 ed era un danzatore, coreografo e regista che fece un lavoro importantissimo di ricerca mettendo in risalto diverse danze tradizionali.
Nel 1959 fondò la Reda Troupe insieme al fratello e a Farida Fahmy, e lavorò sulla pulizia del folklore Egiziano, portandolo sui palcoscenici di tutto il Mondo, in un momento storico in cui in Egitto c’era bisogno di nazionalismo, tanto che in un secondo momento, venne anche supportato economicamente dal governo Egiziano che sponsorizzò la Troupe.
Mahmoud Reda è molto famoso per aver fuso le sue conoscenze del balletto classico e del folklore egiziano, creando uno stile unico che ha dato vita ad una nuova visione della danza mediorientale nel Mondo.
Della “Reda troupe” fecero parte vari artisti diventati famosi in tutto il Mondo come Dr. Mo Geddawi, Raquia Hassan, Yousry Sharif.
CI VEDIAMO DOMANI PER LA (PARTE 6) LA "GOLDEN ERA" E LE DIVE
Vanessa Grosso (Fanysa)
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